NLS | L’affascinante ritorno di Mini alla 24 Ore del Nurburgring con Bulldog Racing

Il racconto della gara

Mini è ritornata alla 24 Ore del Nurburgring grazie allo sforzo di Bulldog Racing. Nonostante il risultato deludente, la prima uscita della vettura britannica all'Inferno Verde è stata di certo positiva.
NLS | L’affascinante ritorno di Mini alla 24 Ore del Nurburgring con Bulldog Racing

Un’avventura coraggiosa e ricca di fascino quella intrapresa da Mini, con il sostegno di Bulldog Racing, alla 24 Ore del Nurburgring 2022. Ecco il racconto completo del ritorno del Marchio britannico in una delle gare endurance più difficili del calendario motoristico internazionale.

Bulldog Racing porta Mini nell’Inferno Verde

Mentre i grandi team si sono preparati per la gara con un immenso impegno di uomini e materiali, Bulldog Racing ha portato in gara la MINI JCW quasi dal nulla. Considerando che solo a settembre dell’anno scorso è stato dato il via libera al progetto della “24 ore”, era chiaro che non tutto sarebbe filato liscio. Ecco perché il team ha dovuto mettere in pista la MINI JCW sul circuito di 25,378 chilometri con una potenza notevolmente ridotta a causa di un problema tecnico durante le prime due sessioni di qualifica. Venerdì sera, gli instancabili sforzi dei meccanici hanno dato i loro frutti, trovando il difetto e riparandolo immediatamente. Il risultato: la MINI ha fatto segnare il suo miglior tempo personale sull’asfalto dell’Eifel durante la sessione di un’ora del venerdì, nonostante la sfortunata zona Code 60, in cui le auto vengono rallentate a 60 km/h. Ma soprattutto, il team Bulldog ha visto facce sorridenti ovunque. L’auto ha funzionato e i piloti ne hanno elogiato la maneggevolezza. Una garanzia di tempi rapidi sulla Nordschleife. “L’auto è davvero fantastica da guidare e molto divertente. In una gara frenetica come questa, è importante concentrarsi sulla pista e sui concorrenti e poter contare sulla propria auto”, ha dichiarato con soddisfazione Markus Fischer.

La prima fase di gara

L’attesissima prova è iniziata alle 16.00 di sabato. Una delle 138 auto che hanno accettato la sfida “24 ore attraverso l’inferno verde” è stata la MINI John Cooper Works di Bulldog Racing con il numero di partenza 112, che ha iniziato nella classe SP3T. Markus Fischer ha guidato il primo stint ed è stato subito coinvolto in molte lotte per le posizioni, ma ha trovato rapidamente il suo ritmo e ha iniziato la gara molto bene.

Mentre prima i piloti si sentivano a proprio agio, ora la 24 ore si è trasformata in una gara di sprint in cui ogni centesimo di secondo viene combattuto fin dall’inizio con il coltello tra i denti. Di conseguenza, l’azione è stata frenetica e i primi incidenti non si sono fatti attendere; Markus Fischer ha dovuto evitare diverse schermaglie con la MINI del Bulldog Racing già al primo giro e in un’occasione è stato leggermente colpito. Dopo otto giri, Danny Brink ha preso il volante e ha continuato con successo la gara per recuperare terreno, superando un concorrente dopo l’altro. Quando Uwe Krumscheid è tornato al volante dopo 16 giri, la MINI del Bulldog Racing aveva già recuperato 21 posizioni nella classifica generale e stava lottando per il quinto posto nella classe SP3T. Una prestazione di alto livello che ha dimostrato che l’auto è assolutamente competitiva anche nelle condizioni più difficili.

Uno sfortunato contatto al 19° giro

Le gare hanno continuato a essere estremamente agitate e frenetiche. La conseguenza è stata un vero e proprio susseguirsi di incidenti e le zone Codice 60 che ne sono derivate hanno richiesto la massima concentrazione da parte dei piloti e hanno reso difficile trovare un ritmo. Poi, è accaduto l’inevitabile: al 19° giro di gara, Uwe Krumscheid è stato colpito per la seconda volta sul lato del conducente durante una manovra di sorpasso. In un primo momento, la MINI è riuscita a proseguire, ma circa mezzo giro dopo, il pilota rosso è stato condannato dagli effetti tardivi del “contatto nemico”. Nel tratto di Kallenhard la vettua si è fermata contro la barriera d’urto.

La vettura è stata riportata nel paddock, operazione che ha richiesto più di un’ora a causa del gran numero di incidenti. Immediatamente sono iniziati i lavori di riparazione, perché per il Bulldog Racing Team non era possibile arrendersi. Grazie a un impressionante lavoro di squadra, il lavoro è stato completato dopo soli 90 minuti e Jens Dralle ha riportato la MINI in pista.

Gara completata, nonostante tutto

Al buio, le condizioni erano estremamente difficili, poiché i numerosi incidenti avevano lasciato il segno e la pista era estremamente sporca. Un pezzo di carbonio affilato può causare danni ingenti a uno pneumatico. Proprio questa sorte è toccata alla John Cooper Works e Jens Dralle ha dovuto completare quasi un intero giro della Nordschleife con uno pneumatico sgonfio. Questo inconveniente ha fatto arretrare nuovamente la MINI del Bulldog Racing, ma il team ha continuato a lottare con coraggio. Questo non è passato inosservato: la fan-base della vettura è cresciuta costantemente, così come l’atmosfera di festa. Nei tratti più noti della pista, i fan hanno trasformato la notte in giorno con installazioni luminose, laser e fuochi d’artificio. Non appena la MINI è apparsa, sono scoppiati applausi e incitamenti.

L’incredibile sostegno ha ispirato Markus Fischer, che ha prontamente fatto segnare un nuovo miglior tempo di squadra, nonostante i lunghi lavori di riparazione effettuati poche ore prima. Ma la gioia è durata solo fino al 40° giro, quando la MINI è stata nuovamente colpita da un concorrente nello stint successivo, ancora una volta sul lato del guidatore già malconcio. L’impatto e il successivo recupero della vettura hanno causato danni ingenti. Ai box è stato subito chiaro che questo nuovo incidente rendeva impossibile proseguire in sicurezza. La decisione unanime del team è seguita immediatamente: la MINI John Cooper Works del Bulldog Racing è stata parcheggiata per sempre.

Nonostante il risultato deludente, la conclusione è stata positiva. “La MINI John Cooper Works ha dimostrato di essere assolutamente competitiva anche nelle condizioni di gara più difficili, soprattutto se si considera che abbiamo iniziato questo progetto solo nove mesi fa. I miei complimenti e i miei ringraziamenti vanno soprattutto a tutto il team, che ha saputo gestire tutte le situazioni difficili in modo straordinario”, ha riassunto il capo del team Friedhelm Thelen.

La prossima apparizione della vettura avverrà durante il Goodwood Festival of Speed in Inghilterra.

Copyright foto: BMW Group

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